Che cos’è la Creatività

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Ho appena letto un interessante articolo di Nicola Gardini sul Sole24 che indaga il significato della parola “Creatività” ; Gardini considera anche il pensiero del biologo statunitense Edward O.Wilson..
Cerco di sintetizzare riportando i passi secondo me più significativi:

Se ci limitiamo a un ambito puramente umano si potrebbe pensare che basti dire “arte” per ottenere una risposta accettabile: la creatività è quella disposizione personale che, innalzando la persona al di sopra delle esigenze quotidiane, realizza dipinti, statue e  – se estendiamo la nozione di arte ad altri media – romanzi, film, sinfonie o canzoni.

In verità l’arte fornisce una risposta parziale.. ci sono stati tempi e culture, come l’antichità greco-romana, in cui all’arte non si associava per definizione l’idea di creatività: un buon dipinto o una buona statua esprimevano anzitutto abilità tecnica; l’artista era un esecutore ben addestrato.

In latino “ars”, così come in greco “téchne” significa appunto capacità manuale. L’arte insomma, intesa classicamente è lavoro. Non ha niente di spirituale o di geniale.

La creatività, certo, esisteva anche per gli antichi ma si esplicava nella sfera intellettuale. Competeva più a un filosofo che a un pittore; e se un pittore aveva pure lui creatività, non l’aveva per la fattura dell’opera ma per la concezione di quella.

Che cos’è la creatività dunque?

La creatività è la potenza del pensiero, intuizione del nuovo, riorganizzazione delle conoscenze intorno a una visione inedita. Creatività non è problem-solving, non è soddisfazione di un bisogno. Non va confusa con l’ingegnosità, quella che ti fa preparare un piatto gustoso con i pochi avanzi del giorno prima o riparare la bicicletta con un sasso nel mezzo di una campagna desolata.

La creatività è la capacità di inventare immagini (mentali, verbali, pittoriche, musicali che siano) e di realizzarle. Questa definizione presuppone un pensiero imprescindibile: dove c’è creazione, qualcosa che prima non c’era entra nello spazio del mondo e lo trasforma, riorientando la percezione e il senso della vita.

Il concetto di “creatività” investe idee complesse come originalità, soggettività, sperimentazione, ricerca e interessa l’intricato rapporto tra corpo e mente, materia e progetto, processo e risultato, tecnologia e pensiero. Basti dire che sulla sostanza della creatività si stanno interrogando neuroscienziati, antropologi, psicologi, paleontologi, archologi, biologi, letterati, filosofi e (naturalmente) artisti.

Per il biologo statunitense Edward O.Wilson non esiste alcuna differenza essenziale tra lo scianziato e l’umanista. Uno scianziato per lui è come un artista o un poeta. Entrambi – scienziato e artista – partono da un’immagine. Anche Einstein partì da un’immagine, ovvero da una visione per formulare la teoria della relatività.

Secondo Wilson esiste una collaborazione tra sapere scientifico e sapere umanistico. Tre sono i suoi punti fermi:

  1. la necessità di tenere vivo il sapere umanistico, perchè è anche lì, attraverso l’invenzione di storie e il racconto delle emozioni, che si definisce la sostanza stessa del genere umano
  2. la necessità di abbattere le barriere concettuali e disciplinari che dividono sapere scientifico e sapere umanistico
  3. la convinzione che la creatività si sia sviluppata nella storia del genere umano dal conflitto tra individuo e collettività, tra prospettiva egoistica del singolo e modello altruistico degli assetti sociali. Quel conflitto atavico non si è mai risolto nel cuore dell’individuo; le opzioni che che ciascuno si è ritrovato e si ritrova sono sempre troppe. L’idea di bene, per quanto inevitabile, muta secondo le circostanze e i momenti della vita individuale. Ecco perchè la creatività continua a rinnovarsi, non potendosi mai ridurre a messa a punto di una vita ottimale, che valga una volta per tutto e per tutti.

Spero abbiate trovato interessanti questi appunti sul significato di “Creatività”, una parola di uso comune ma in realtà assai oscura e forse proprio per questo tanto affascinante!

 

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